Secondo me gridare in coro “uomo di merda” non è più dignitoso (o intelligente, o utile) di manganellare. Giocare a fare i rivoluzionari, giocare a fare gli artisti, non c’è scampo, questo è il veleno dell’apparenza. Auspico la solidarietà continua e contemporaneamente l’a-socialità. Non prestiamoci a scambi di favori, battaglie linguistiche all’interno di anguste biforcazioni del politichese. Non siamo un popolo spaccato in due. Siamo soltanto spaccati. Bisogna pensare in un altro modo. Non ci sono premesse per nessuna integrazione, nessuna collaborazione, perché tutto è guidato dal conformismo, e nel migliore dei casi da un antagonismo che non riconosce nemmeno con chi si deve combattere ed è ormai conformismo anch’esso.