Auspico un sistema comunicativo in cui chi fa qualcosa non debba sempre specificare che ci è riuscito senza “raccomandazioni”, senza “marchette”, senza “santi in paradiso” ecc. ecc. Tanto ognuno dà a queste definizioni il significato che vuole. E poi già dirlo a me (che sono pur sempre italiano) viene il sospetto. Fate le vostre cose, che siano belle (soprattutto per voi stessi, dato che se siete integerrimi lo sarete anche con voi stessi) e buona fortuna. Tanto non cambia niente, non siamo in gara.