Quattro anni dopo Il passato che non resta, esce con Sigismundus Editrice di Ascoli Piceno, diretta dal poeta Davide Nota, questa mia nuova raccolta dal titolo Albicocca e altre poesie.
Si tratta di una sorta di canzoniere amoroso, in cui Albicocca è senz’altro una persona amata, ma è anche parola magica, puro suono evocativo…
Molte poesie di questa raccolta sono state scritte negli ultimi quattro anni, periodo in cui mi sono avvicinato a una poesia piana, musicale e prosastica, entro la quale inserisco fratture, tagli, dicotomie e dissonanze, riscontrabili sia all’interno della stessa poesia sia nella suite che ho prodotto.
All’interno di Albicocca e altre poesie ci sono comunque testi scritti molti anni fa, non confluiti nelle precedenti raccolte, che per temi e stile preannunciavano questa svolta…
Il disegno in copertina è del cantautore e artista Davide Tosches.
Buona lettura!
Per acquistare il libro, visita il sito Sigismundus Editrice
La ragazza che stava ai tavolini
La ragazza che stava ai tavolini
lì messi fuori al bar della piazzetta
sarà perché l’inverno è morto ancora
si alza e va a pagare e quei movimenti
delle labbra sottili e delle spalle
mentre ignara di me parla all’amica
in quella giovane magrezza incidono
di voglia e affermazione quell’istante.
Potrebbe essere ovunque ed altrove:
lei sa rivivere insieme il passato
e ogni futuro che il nostro pensiero
sa immaginare per quei vividi occhi.
Al Nulla
Caro Nulla,
ti sia lieve l’esistenza
che non ti pesino
l’insonnia emaciata
le rose strappate
le dolcezze.
Che nelle tue vene
non soggiorni il virus della ragione
che si conservino libere le tue ossa
dal desiderio, dall’ossessiva vitalità.
Caro Nulla,
non accanirti contro:
il tempo è amico
siamo esseri
malvagi d’amore
e deliri,
danze.
Il piccolo futuro
Prevedo il mio futuro così piccolo
che una mano ampiamente lo contiene,
non rughe non acciacchi non lamenti
aggraverei rigando ogni specchio,
e non curve non colori non carezze:
solo i giorni interi a tentare le note
potrei addormentandomi rimpiangere:
l’effetto incontrastabile dell’estro,
l’uragano, la tormenta nel chiuso
di occhi ladri ciechi di altri ciechi occhi,
e le possibilità del desiderio,
stare con te Albicocca.
Cose d’amore
Le piccole cose due
passi con te e attorno i fantasmi
e la nostra compulsione
poi ci sorridiamo perché ci siamo
detti tutto e consegnato anche il silenzio,
ma resta almeno solo nostro
un pensiero?
Si potrebbe capire di più
se noi fossimo in condivisione come i file,
o forse non ci piaceremmo?
Così nelle identiche sfumature
come due pesci uguali
a sprigionare al sole arcobaleni opposti
e scaricabili dalla rete,
nel paradiso del paga e guarda
nella rete dura e impossibile da masticare.
Sono le piccole piccole cose.
Ma vedi che piccolo aiuto mi hai
dato ad essere tu Albicocca
perché non c’è candore più grande del vero
come nei giorni in cui ho smesso di sperare e respirare.
Poi il tempo mette quella dose di anestetico
e non c’è più niente come il tuo bene.
Brani letti da Albicocca e altre poesie
Alcune fotografie di Fabiana Zanola