Con le persone vicine, vicinissime, parliamo sempre un linguaggio speciale, a volte una sorta di gergo, dove le parole vogliono dire altro da quello che sono, a volte sono addirittura parole inventate; a volte basta il tono della voce per dare a una parola un significato “allargato”. La poesia, spesso, è voler avere tutti vicini.