Recensione di Alessandro Hellmann su Musicamag.

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Recensione di Alessandro Hellmann su Musicamag.

 

Ecco le parole dell’ottimo Alessandro Hellmann sul mio ultimo disco! pubblicate su Musicamag!

“Ho conosciuto artisticamente Giovanni Peli qualche anno fa in occasione dell’edizione di un disco-tributo a Leonard Cohen (“Vestito per amare”), che ci ha visti entrambi impegnati nella rivisitazione di un brano del maestro, e già in quell’occasione mi avevano colpito il gusto, la misura e l’intensità del suo contributo, tra i migliori dell’album. Le stesse qualità, unite ad una scrittura lucida e sottile, ritrovo ora nell’EP “Specie di spazi”.
In questo lavoro la dimensione acustica ed intimista entra in relazione con un’elettronica straniante ed ipnotica, che amplifica un disagio di sentimenti feriti e frasi spezzate al cospetto di tempi e spazi in cui la sensibilità schiva del cantautore non sa e non può riconoscersi (“La gente si scanna per un palco”), finendo per proiettarsi inevitabilmente verso un altrove ipotetico (“Essere da un’altra parte facilita più di una felicità”) che a tratti assume fisionomie concrete e carattere di rivendicazione (“Io almeno ho avuto il coraggio di sognare Berlino”). “Non c’è più spazio per cantare l’amore / ora si canta l’urgenza, la separazione, la differenza” è il verso-manifesto intorno a cui si sviluppa un lavoro coerente che merita attenzione e tempo.

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© 2024 Giovanni Peli | Foto di Paolo Piccoli