La cosa incredibile di questo anniversario di Pasolini è che continuano a scrivere morbosamente ciò di cui non si saprà mai, che voleva la morte, che non è stato un complotto, che lui si contraddiceva, ecc. ecc. mentre abbiamo molto materiale su cui riflettere e moltissimo materiale che ci può ancora toccare e emozionare, perché Lui ci ha lasciato davvero qualcosa di imperdibile per la nostra esistenza, perché parlava del senso della vita, e arrivava in profondità come uno dei più grandi artisti di ogni tempo. Altro luogo comune è che lui non abbia lasciato eredi e altre cavolate. Siamo invasi da scribacchini arrivisti, certo lui ha indicato un’altra direzione. La direzione della libertà assoluta nel pensiero e nell’arte, quando essa è davvero necessaria, quando dà senso alla vita perché è la vita. Io fino a dicembre mi sono prefissato di portare in giro il mio reading e il mio ultimo libro e di gestire PASOLINI 40, cosa che faccio da gennaio, ma poi per carità, basta commemorazioni #pasolini40