Tutti che giudicano, nell’arte; ma non vi basta avere, saper dire, e proporre uno sguardo sulle cose? Dire senza opporsi. Il moralismo allontana dalla verità e probabilmente indica una via troppo facile.
Niente di nuovo si sa, la storia è piena di ben più autorevoli impennate contro il moralismo nell’arte.
Per altro, ridicolo se volete, questo pensiero mi è venuto ascoltando l’ultimo singolo di Nicolò Fabi (Ha perso la città). Penso che il testo sia pieno di retorica e vuoto moralismo, e mi ha colpito perché il cantautore romano ci ha dato ben più di una bella canzone, e per altro musicalmente anche questa non è male.
Poi ho pensato che questo moralismo lo troviamo in forme ancora più brutte nei testi di moltissime canzoni di gruppi indie-pendenti che, immagino, vorrebbero essere “di protesta”, o qualcosa del genere (Lo Stato Sociale per esempio).
Qualunquismo. Quindi il contrario della libertà e dell’indipendenza.
Credo che sia la maschera delle perduta ispirazione, o del nulla da dire.
O si va in profondità (a costo di non essere compresi o di non vendere niente, e chi mai vende, nonostante tutto?) o niente, si va a bere insieme, mettiamo i dischi di una volta (dato che, tra l’altro, tutto questo moralismo, mi sembra inoltre la maschera vuota di un altro banalissimo sentimento, la nostalgia, di cui l’arte si è fin troppo nutrita).
…continua…